Prefazione
p. 7-8
Texte intégral
“Quell’esperienza mi ha tolto qualcosa…”
1Questo libro nasce dall’esigenza, espressa da studentesse e studenti, di squarciare il velo del silenzio sulle molestie sessuali, mettendo a fuoco un disagio quotidiano che rende più faticoso l’impegno e lo studio. Nasce dalle ripetute denunce di gesti offensivi che accompagnano i tragitti abituali e dalla necessità di sbriciolare l’indifferenza che circonda atti ritenuti banali, ma capaci di generare profondo disagio e persistente sofferenza.
2Una piccola indagine sulle molestie subite nei percorsi che portano all’università si è trasformata in un viaggio nella miseria relazionale e culturale che sottende il nostro vivere comune, perché chi ha incontrato o, meglio, tutti i giorni incontra gesti offensivi e molesti come involontario protagonista o testimone ha colto l’occasione per trovare voce e far conoscere il proprio disagio e la propria indignazione. Le parole delle tante donne e dei pochi uomini che hanno risposto all’indagine costituiscono una denuncia inappellabile che ci costringe a riflettere sul maschilismo ancora presente nella nostra società. Testimoniano una miseria talmente banale da essere considerata trascurabile, ma talmente pervasiva da rendere invisibile il dolore generato. Vista dalla parte di chi la subisce, questa miseria si rivela potente nella sua quotidiana capacità di fare male, di intralciare percorsi e obiettivi, di tarpare sogni e aspirazioni.
3I racconti testimoniano però anche la capacità di resistenza, resilienza, riflessione di chi non ha più intenzione di subire e afferma la necessità che i rapporti tra uomini e donne si fondino sul rispetto e la considerazione reciproci. Questi racconti testimoniano il crescere di una coscienza civile che si ribella a queste espressioni volgari e balorde, a questi tentativi di sostenere il dominio maschilista e rivendica relazioni mature, capaci di dare a tutti – donne e uomini – affetto, sostegno, solidarietà.
4Il libro si apre con due capitoli, firmati da Roberta Valtorta, Chiara Sparascio e Chiara Volpato, che passano in rassegna le indagini finora condotte sulle molestie, con particolare attenzione alle molestie di strada, e gli studi psicosociali che hanno cercato di comprendere e spiegare il fenomeno. Nel terzo capitolo, di Chiara Sparascio, viene esposta l’indagine quantitativa condotta presso l’università di Milano-Bicocca nel maggio 2021. Nei successivi due capitoli, firmati rispettivamente da Chiara Volpato e Roberta Valtorta, sono presentate le risposte a due domande aperte, che chiedevano ai rispondenti all’indagine di raccontare atti di molestie personalmente subiti o a cui avessero assistito. Queste pagine costituiscono il cuore del libro perché le testimonianze riportate sono state inaspettatamente numerose e dettagliate e hanno così permesso di tracciare una mappa accurata delle molestie sessuali, e di raccontarne modalità, autori, vissuti, conseguenze. Il sesto capitolo, a opera di Claudia Pecorella, tratta gli aspetti giuridici legati alle molestie. Infine, il capitolo conclusivo, firmato da Roberto Cornelli, riflette su come contrastare alla radice il fenomeno.
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Raccontare le molestie sessuali
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