4. I semi sotto la neve

1Ci sono poche tragedie, scrisse Claude Roy, in cui l’unità di spazio, tempo e azione è così rigorosamente rispettata come nella Comune. Circoscritta all’interno delle mura della città ed estremamente condensata nella durata, la Comune appare come una semplice storia cittadina, un evento locale durato solo settantadue giorni, ma il cui numero esagerato di morti può da solo bastare a giustificare l’uso dell’espressione «evento di proporzioni tragiche». Possiamo, però, rovesciare questa osservazione di Claude Roy¹. È solo inquadrando la nostra percezione dell’evento in conformità con le leggi della tragedia che l’insurrezione viene a soddisfare le tradizionali aspettative del genere. Se, invece, ci soffermiamo sulle particolarità del suo svolgimento e della cultura politica che l’hanno attraversata e che da essa sono sorte, allora l’isolamento locale e l’effetto tragico svaniscono rapidamente. Nel decennio che seguì il massacro finale, mentre Parigi, in mano ai vincitori e al ser