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Conclusioni

p. 127


Texte intégral

1La democrazia si definisce per essere una forma di governo che assicura l’uguaglianza dando al contempo spazio e diritto alla differenza. Definizione paradossale, che mette immediatamente in luce come, in quanto tale, la democrazia si riveli impossibile, e per questo, non possa che essere sempre approssimativamente cercata, praticata, messa in discussione e rettificata.

2Per questo motivo, la democrazia, lungi da essere uno “stato” che si raggiunge una volta per sempre, richiede, per sostenersi, desideri decisi, che non cedano alle “passioni tristi”, alla tentazione dell’unificazione semplicistica, al miraggio di un “per tutti” che ricopra completamente il “per ciascuno”.

3Come pensare una democrazia che, invece di ripiegarsi nell’impotenza di fronte all’impossibile che essa stessa rappresenta, limitandosi a diventare gestione manageriale di uno “stato delle cose” in cui finiscono per dominare interessi individualistici, oppure cedere alla tentazioni di proporre identificazioni forti che promettono di restaurare il regime dell’Uno per mettere fine al caos e al disordine, possa invece fare spazio alle passioni gioiose, sempre sostenute su godimenti individuali?

4Come ciascun soggetto può, con la sua parola e il suo atto, creativamente promuovere un agire politico nel fare quotidiano, sostenendo in maniera non anonima un desiderio deciso?

Notes de bas de page

1 Paola Bolgiani ha presieduto l’Intervento conclusivo di Éric Laurent del Forum Europeo di Torino.

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