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XII. Desiderio di Passe

p. 107-109


Texte intégral

1Se il godimento rileva dell’Uno, il desiderio invece implica l’Altro. Con questa frase così semplice e depurata nella sua logica, Jacques-Alain Miller ci offre il cuore folgorante della psicoanalisi estratto da Lacan nel corso del suo insegnamento.

2Questa frase nella sua limpidezza assiomatica rende conto del percorso di un’analisi, dove il desiderio dell’analista anima il processo di lettura dell’analizzante, promuovendo il passaggio del significante alla lettera, rendendo possibile isolare l’Uno del godimento del sinthomo, non senza dislocare il tessuto del fantasma, che nella sua significazione vela che nella sua posizione desiderante il soggetto si sostiene sull’oggetto piccolo a, causa del desiderio e della sua divisione. L’oggetto più-di-godere come sembiante si sostituisce nel luogo del significante che manca nell’Altro, inducendo l’illusione dell’esistenza dell’Altro, che non esiste. Per questa ragione, ogni fantasma è fantasma di virilità, come sviscera Jacques-Alain Miller. In questa roccia incontra il suo punto d’impasse la fine dell’analisi freudiana. Roccia della castrazione che condanna all’impotenza e per la quale Lacan ha trovato la soluzione nell’al di là dell’impotenza, conducendo l’esperienza analitica verso l’impossibile.

3Se nel corso di un’analisi il testo del fantasma cessa di scriversi è perché si delucida la scrittura impossibile, che non cessa di non scriversi, del rapporto sessuale che per gli esseri parlanti non risponde a una legge «naturale». La sessualità fa buco nel reale e il fantasma ottura l’impossibile scrittura, facendo esistere l’illusione, la speranza, che due facciano Uno. L’amore, se si coniuga al desiderio e al godimento, contribuisce a sostenere questa ambizione.

4L’esperienza di un’analisi orientata verso il reale ci offre l’occasione di accedere a un desiderio inedito, quale vortice intorno a un buco, che si scrive S(A/), senza aspettare una benedetta unificazione e comunione con l’Altro, bensì, accedendo alla differenza assoluta, si sente in carne e ossa che non possiamo unificarci nel godimento poiché questo è per ciascuno ciò che resta di una traccia incancellabile, marchio nella carne de lalingua scavata nel corpo. È il godimento dell’Uno, senza l’Altro.

5E l’amore allora? Una nuova dimensione si profila, quella che nella Nota italiana Lacan chiamava un amore più degno1, che forse si coniuga con la dimensione sintomatica dell’amore al reale dell’altro reale.

6Questo libro si conclude con questo capitolo che avrebbe una sorta di funzione di punto di capitone. Niente indica che la lettura si concluda qui, al contrario si può cominciare dalla fine.

7Questo libro o successione di testi che ha preso forma di libro grazie all’iniziativa di Vicente Palomera, non è un libro propriamente detto. Non è stato scritto dalla sua autrice con l’intenzione di «scrivere un libro».

8I testi che l’editore ha selezionato sono stati estratti per la maggior parte da testi pubblicati dalla rivista dell’École de la Cause freudienne, La Cause du Désir e altre pubblicazioni del nostro Campo, in circostanze diverse e diversi periodi.

9Sono «resti» raccolti. Per la maggior parte di questi testi si tratta di uno sforzo di esattezza e precisione per trasmettere momenti della mia analisi con Lacan. Una sfida per non cadere nel mero aneddoto e trasmettere il resto provocato nell’elaborazione analizzante come conseguenza dell’atto analitico di Lacan. Una pratica della psicoanalisi retta dal «fuori senso» e in accordo agli sviluppi concettuali del suo ultimo e ultimissimo insegnamento.

10Questo capitolo che chiude l’insieme dei testi apre verso un altro momento della mia esperienza analizzante. Dopo la passe, che si è conclusa in una nomina come ae, un affetto che non inganna mi si è presentificato, facendo segno di un reale.

11Ho deciso di sottomettermi nuovamente all’esperienza analitica per delucidare questo pezzo di reale che mi ha scosso in maniera inaspettata e mi sono rivolta all’analista che catalizzava il mio transfert con la psicoanalisi, Jacques-Alain Miller.

12Riprendere un’analisi dopo essere stata nominata ae in quel momento non era comune, bensì inedito. In questo testo rendo conto del lavoro di analisi dopo la passe.

13Questa sequenza ha avuto luogo all’inizio degli anni Novanta, trent’anni fa. L’Associazione Mondiale di Psicoanalisi, di recente costituzione, avviava il dispositivo della passe in altre Scuole e, chiaramente, nell’eol, Escuela de la Orientación Lacaniana, in Argentina.

14Questa iniziativa è stata cruciale per fare esistere la Scuola Una, la Scuola di Lacan nell’amp, che è la Scuola della passe.

15Sebbene ci fosse una risposta di desiderio, di entusiasmo e di curiosità, essa non era priva di alcune resistenze. È lo specifico del dispositivo concepito da Lacan, generare sfiducia da parte di coloro che avvertono una minaccia che può influenzare una situazione acquisita.

16In queste condizioni Jacques-Alain Miller mi ha proposto di viaggiare in Argentina per «mostrare le mie stigmate» al fine di generare un desiderio di passe.

17L’espressione può far sorridere. Mostrare le stigmate è un’espressione estratta dal contesto della religione, e più precisamente della religione cattolica, apostolica e romana e allude alla vita dei Santi nella cui carne si manifesta il mistero del Verbo Incarnato.

18In un altro contesto, quello del discorso analitico, l’espressione indica non mostrare le ferite de lalingua nel corpo, ma poter trasmettere un’enunciazione che faccia ascoltare, al di là di ciò che si dice, una posizione soggettiva risultante dal passaggio dell’analizzante alla posizione di analista. Questa posizione implica l’esercizio di occupare, per l’analizzante, nel discorso analitico, il posto dell’agente in quanto oggetto a, come causa di desiderio e non di godimento. Questa posizione viene accostata da Lacan, in Televisione, alla posizione del santo, e concepita come «l’uscita dal discorso capitalistico»2. A condizione di aggiungere che l’analista non pratichi la carità, ma che piuttosto nella sua pratica «fa la scartità»3.

 

31 dicembre 2022
San Rafael, Mendoza, Argentina

Notes de bas de page

1 J. Lacan, Nota italiana [1973], in Altri scritti cit., p. 307.

2 Id., Televisione [1973] cit., p. 516.

3 Ivi, p. 515.

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