Il ritorno dei sentimenti
Un “fantasma” sembra aggirarsi nella letteratura francese a partire dagli anni Cinquanta del Novecento e pare destinato a rimanere tale per mezzo secolo, con una latente e, poi, dagli anni Ottanta, con una più riconoscibile capacità di produrre nuove forme o nuovi contesti letterari. Il “fantasma dei sentimenti” da tempo attraversa inquieto le pagine della narrativa, finzionale o autofinzionale, di Francia. Alcuni potrebbero, d’altronde, ipotizzare che questo “spettro” sia stato una presenza a...
Éditeur : Quodlibet
Lieu d’édition : Macerata
Publication sur OpenEdition Books : 21 novembre 2017
ISBN numérique : 978-88-7462-961-9
Collection : Quodlibet Studio. Lettere. Ultracontemporanea
Année d’édition : 2014
ISBN (Édition imprimée) : 978-88-7462-671-7
Nombre de pages : 208
Matteo Majorano
La forza discreta dei sentimentiMatteo Majorano
La force discrète des sentimentsMarie Thérèse Jacquet
Pour une définition du “sentiment”Philippe Adam
L’adieu aux larmesPierre Senges
Comment composer ses états d’âme?Marinella Termite
“Du plus loin des sentiments” chez P. ModianoSalvatore Pepe
C. Oster, sentimentale per vocazioneMariella Soldo
C. Angot: un’esplorazione fisica dell’amoreGiusi Alessandra Falco
Sentimenti di scarto. V. Ravalec o dell’esclusioneDa Cantique de la racaille a Wendy
Valeria Gramigna
L’écriture-monde : M. de Kerangal
Un “fantasma” sembra aggirarsi nella letteratura francese a partire dagli anni Cinquanta del Novecento e pare destinato a rimanere tale per mezzo secolo, con una latente e, poi, dagli anni Ottanta, con una più riconoscibile capacità di produrre nuove forme o nuovi contesti letterari. Il “fantasma dei sentimenti” da tempo attraversa inquieto le pagine della narrativa, finzionale o autofinzionale, di Francia. Alcuni potrebbero, d’altronde, ipotizzare che questo “spettro” sia stato una presenza attiva, un fermento vitale, seppure dapprima minoritario, sotterraneo e sommesso (ma, forse, neppure troppo clandestino), anche nel periodo più ostile all’espressione in letteratura dei sentimenti. L’inversione di tendenza, nel romanzo francese di questo primo decennio del XXI secolo, appare sempre più netta e riconoscibile e finanche, talvolta, egemonica, se non eccessiva, come spesso succede, quando l’albero è stato troppo piegato, in precedenza, con corde cerebrali e funi ideologiche, nella direzione opposta a quella genetica e costitutiva della scrittura.
Quando, come e perché è iniziata questa “riapparizione” dei sentimenti nel romanzo? In quali esperienze significative di scrittura si è espressa e quali sono le varianti narrative che si sono imposte? Quali sono i rischi che il romanzo francese contemporaneo corre quando la ricerca e l’espressione dei sentimenti si fa, come accade oggi, in maniera tumultuosa e incontrollata, con una forte esigenza di originalità che ne temperi i rischi insiti nel sentimentalismo? È possibile una letteratura dell’equilibrio, una letteratura che possa vivere senza l’eccesso, una letteratura senza esasperazione, o per dirla diversamente uno spazio letterario liberato da questa eredità e, dunque, propositivo? Perché il sentimento, anche quello più esacerbato, resta anche un punto di equilibrio tra la leggerezza dell’emozione e la gravità della passione, che porta pure lo stesso nome.
Professore di Letteratura francese presso l’Università di Bari. Di formazione classica, si interessa, a partire dal 1990, di letteratura del presente ed è tra i primi ad introdurre, in Italia, la disciplina dell’extrême contemporain. Per promuovere questi studi ha creato, nel 2001, la collana “Margini critici” e, dal 2012, con Gianfranco Rubino, dirige la collana “Ultracontemporanea”, osservatoio delle scritture attuali
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Le sujet et l’Histoire dans le roman français contemporain
Écrivains en dialogue
Gianfranco Rubino (dir.)
2014
Nuove solitudini
Mutamenti delle relazioni nell’ultima narrativa francese
Matteo Majorano (dir.)
2012
La violenza inapparente nella letteratura francese dell'extrême contemporain
Giusi Alessandra Falco
2016