Premessa
p. 7-8
Texte intégral
1L'idea di questo lavoro nacque più di un decennio addietro quando, studiando la gran massa di piccole terracotte di argomento teatrale rinvenute a Lipari, abbiamo potuto riscontrare la corrispondenza fra i tipi liparesi riferibili alla Commedia nuova e quelli descritti nel catalogo delle maschere della commedia conservatoci dallOnomastikon di Giulio Polluce. Quasi tutti i tipi descritti in questo catalogo potevano essere riconosciuti a Lipari stessa ο nella documentazione integrativa offertaci da altri centri della Sicilia quali Centuripe, Morgantina ecc., ma soprattutto nelle figurazioni musive ο pittoriche di Pompei e di Ercolano. Il ricorrere degli stessi tipi, sempre ben definiti dalle loro caratteristiche individuali, in centri diversi e lontani fra loro dimostrava d'altronde che non si trattava di creazioni estemporanee di artisti locali.
2Avendo quindi identificato pressoché tutti i personaggi comici del catalogo di Polluce, di cui pochi sono ancora ignoti, sorgeva spontaneo il desiderio di estendere la stessa ricerca anche alle maschere tragiche.
3Ma mentre per le maschere comiche la documentazione offertaci da Lipari era straordinariamente vasta e completa, per quanto riguarda le maschere tragiche essa era stranamente molto scarsa.
4La ricerca doveva quindi essere fatta, non tanto sul materiale liparese, quanto su quello di età ο di tradizione ellenistica venuto in luce in tutto il mondo greco e non solo in quello occidentale, della Magna Grecia e della Sicilia. Myrina, sulla costa asiatica, era infatti il centro che presentava la documentazione più vasta.
5Avevo iniziato allora la ricerca, limitandomi ai documenti e alla bibliografia che avevo a mia disposizione, ma non la avevo estesa oltre.
6A vincere una pigrizia, a cui "la tarda età" forniva una comoda copertura, mi spronarono due gentili collaboratrici. Innanzi tutto Maria Teresa Lanza Carpino, che eseguì per me una accurata ricerca nelle biblioteche romane e soprattutto nei preziosi archivi fotografici dell'Istituto Archeologico Germanico, raccogliendomi una documentazione molto più vasta di quella da me inizialmente raccolta.
7Poi Angela De Filippis, che mi organizzò la ricerca nei depositi del Museo di Napoli e nei diversi centri della Campania, a Pompei, a Ercolano, ad Oplontis, e insieme a Luciano Maria Réndina mi eseguì la documentazione fotografica dei materiali.
8È proprio grazie a loro, e alla quotidiana, paziente e fattiva assistenza di Madeleine Cavalier, che questa ricerca ha potuto essere portata al punto attuale.
9La documentazione raccolta è sufficiente per proporre una identificazione, nei monumenti figurativi, di quasi tutti i personaggi del catalogo delle maschere di Polluce, solo due ο tre dei quali, su un totale di ventotto, resterebbero ancora ignoti.
10È una documentazione che potrebbe ovviamente essere molto ampliata continuando ed estendendo ulteriormente le ricerche. Come già per le maschere della commedia, è infatti lungi da noi l'idea di un corpus delle maschere della tragedia pervenuteci dall'antichità classica. Sicché è sperabile che la raccolta da noi oggi presentata possa presto esse-re arricchita e migliorata ο anche forse parzialmente modificata.
11Ma già allo stato attuale essa ci permette di proporre un nome per un gran numero di maschere pervenuteci nella documentazione figurata e l'identificazione delle maschere ci permette anche di proporre diverse interpretazioni per alcune delle scene di tragedia pervenuteci.
12Può essere quindi un utile contributo alla conoscenza del costume scenico del teatro greco in età ellenistica e romana.
13Molte sono le persone e gli Istituti a cui devo gratitudine per l'aiuto prestatomi nella raccolta dei materiali.
14Innanzi tutto alla Prof.ssa Simone Mollard Besques, al cui interessamento devo le fotografie del copioso materiale del Museo del Louvre; alla direzione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e in particolare alla sua Direttrice, Prof.ssa M. R. Borriello e alla Dott.ssa M. Lista per le foto dell'archivio del Museo stesso, così come alla Direzione dei Musei di Palermo, di Siracusa, di Taranto e di Arles per le foto dei pezzi in essi conservati.
15Al Prof. Malcolm Bell per la documentazione relativa a Morgantina. All'Istituto Germanico di Roma e di Atene, soprattutto per quanto riguarda i loro archivi fotografici.
16Ringrazio in particolare il Centre Jean Bérard nella persona del suo Direttore, Dott. Michel Bats, non solo per l'aiuto fornitomi per la raccolta della documentazione, ma soprattutto per aver voluto accogliere il mio scritto nei "Cahiers".
17Ad Anna Maria Travia-Nicastro, a Pino Famularo e ad Antonietta Brangi per la preparazione dei dattiloscritti e a Marina Pierobon per la revisione delle illustrazioni.
Le texte seul est utilisable sous licence Licence OpenEdition Books. Les autres éléments (illustrations, fichiers annexes importés) sont « Tous droits réservés », sauf mention contraire.
Recherches sur les cultes grecs et l’Occident, 2
Ettore Lepore, Jean-Pierre Vernant, Françoise Frontisi-Ducroux et al.
1984
Nouvelle contribution à l’étude de la société et de la colonisation eubéennes
Centre Jean Bérard (dir.)
1982
La céramique grecque ou de tradition grecque au VIIIe siècle en Italie centrale et méridionale
Centre Jean Bérard (dir.)
1982
Ricerche sulla protostoria della Sibaritide, 1
Pier Giovanni Guzzo, Renato Peroni, Giovanna Bergonzi et al.
1982
Ricerche sulla protostoria della Sibaritide, 2
Giovanna Bergonzi, Vittoria Buffa, Andrea Cardarelli et al.
1982
Il tempio di Afrodite di Akrai
Recherches sur les cultes grecs et l'Occident, 3
Luigi Bernabò Brea
1986