L’immagine evocata
Narrazioni della voce nel cinema francese
Confrontandosi direttamente con i film di Cocteau, Godard, Rohmer, Truffaut e altri maestri del cinema francese, questo libro indaga il rapporto “narrativo” tra immagine e suono. Con l’introduzione del concetto di voce “fuori quadro” – in un’accezione “spostata” rispetto agli apporti di Ejzenštejn e Aumont –, l’autore propone una tipologia narrativa “audiovisiva” e costruisce un originale modello di interpretazione del binomio immagine-suono.
Éditeur : Edizioni Kaplan
Lieu d’édition : Torino
Publication sur OpenEdition Books : 10 novembre 2015
ISBN numérique : 978-88-89908-95-2
DOI : 10.4000/books.edizionikaplan.431
Collection : Spettacolo e Comunicazione
Année d’édition : 2008
ISBN (Édition imprimée) : 978-88-89908-21-1
Nombre de pages : 208
Giorgio De Vincenti
PrefazionePer una narrazione cinematografica “audio-visiva”
Scrivere un romanzo in un film ovvero il narratore affabulante
La parola (filmica) di un baro ovvero il narratore istrionico
La narrazione e l’“inoccupation” ovvero il narratore dell’interiorità («Et à quoi donc voulais-je m’occuper? Justement à ne rien faire»)
Il racconto di documenti ovvero il narratore costruito dal film
Il film come creazione poetica ovvero il narratore inventore dell’immagine
La “narrativizzazione” di una teoria scientifica ovvero il narratore saggistico
«Le Petit soldat est un film sur la confusion» ovvero il commentatore delle immagini
L’immagine “abitata” ovvero il testo-adattamento
L’indifferenza di un uomo che dorme (o la semisoggettiva di un albero) ovvero l’immagine letteraria
Il film con voce “fuori quadro”: un racconto audio-visivo “in progress”
Chi racconta in voce fuori quadro: il narratore “filmico-diegetico”
Confrontandosi direttamente con i film di Cocteau, Godard, Rohmer, Truffaut e altri maestri del cinema francese, questo libro indaga il rapporto “narrativo” tra immagine e suono. Con l’introduzione del concetto di voce “fuori quadro” – in un’accezione “spostata” rispetto agli apporti di Ejzenštejn e Aumont –, l’autore propone una tipologia narrativa “audiovisiva” e costruisce un originale modello di interpretazione del binomio immagine-suono.
Dottore di ricerca in Cinema presso le Università Roma Tre e Paris X-Nanterre. Attualmente si occupa di questioni legate alla voce e alle contaminazioni intermediali tra la parola letteraria e l’immagine cinematografica. Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di sceneggiature di Robert Desnos Follie cinematografiche di un sognatore.
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Da «Masses» ai «Difensori del male»
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2008