Santa Maria del Popolo, chiesa
p. 45-47
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Index géographique : Anagni
Texte intégral
1Presso la chiesa di S. Maria del Popolo, nell’orto De Cesaris (fig. 11, n. 6), alla fine del secolo scorso fu scoperto un deposito votivo con materiali databili, per la maggior parte, tra il IV e il III sec. a.C., e alcuni fino alla tarda età repubblicana. Alcune teste fittili comprese nel nucleo dei votivi sembrano riferibili alla prima metà del V sec. a.C.1. Nel 1737, scavando le fondamenta della chiesa, si sarebbe rinvenuta un’iscrizione, andata perduta, menzionante una aedes Libitinae e giudicata falsa dal Mommsen (CIL X, 770*: aedes Libitin(ae) sac(rum). Per le circostanze della scoperta: De Magistris 1747, 16). Un’iscrizione rinvenuta dietro la chiesa di S. Angelo, non lontana da S. Maria del Popolo, documenta, inoltre, l’esistenza di un culto di Venus (cfr. scheda Sant’Angelo, chiesa).
Fig. 11

Anagni, pianta della città (da Mazzolani 1969). 1. Acropoli, Cattedrale. 2. Acropoli. Orto dei Canonici. 3. Acropoli, Piazza Innocenzo III. 4. Monastero delle Cistercensi. 5. Chiesa di Sant’Angelo. 6. Chiesa di S. Maria del Popolo, Orto De Cesaris. 7. Proprietà Ciccotti. Scala 1: 500.
© DR
2Nelle adiacenze di S. Maria del Popolo è da localizzare una parte della necropoli di IV sec. a.C., poi inglobata nella cinta muraria di Anagni, costruita in una zona che era rimasta extra-urbana fino all’inizio del III sec. a.C. La tomba della seconda metà del IV sec. a.C., scavata dalla Soprintendenza Archeologica per il Lazio nella proprietà Ciccotti (fig. 11, n. 7), insiste su un’area già oggetto di occupazione o di frequentazione almeno dal pieno V sec. a.C., con fosse e canalizzazioni relative, forse, a una zona abitativa e produttiva.
3Nello stesso punto, un po’ più a valle della tomba, sono stati rinvenuti due grossi blocchi appena sbozzati di travertino, che, sulla base dei dati di scavo, sembrano essere preesistenti al circuito murario della fine del IV sec. a.C. Si è ipotizzato che potessero riferirsi a un tratto superstite di una fortificazione più antica, relativa a un periodo compreso tra la fine del V e gli inizi del IV sec. a.C., tuttavia, per la presenza di sepolture di epoca successiva, e per la difficoltà di ipotizzare un abitato fortificato esteso, fin dall’epoca tardo arcaica, dall’acropoli a questo tratto del pianoro, è parso preferibile interpretare quanto emerso dallo scavo alla luce della contiguità topografica con il santuario presso S. Maria del Popolo. Tanto più che, nel corso dello scavo della Soprintendenza, negli strati superficiali sono stati rinvenuti materiali votivi, tra cui un frammento di testa fittile a globetti, di un tipo attestato anche nel deposito rinvenuto nell’orto De Cesaris2.
Fonti archeologiche
Strutture
4Tratti di opus reticulatum sono visibili nella parte inferiore della facciata e all’interno di tre locali al pianterreno della cosiddetta casa di S. Secondina, prospiciente la piazza di S. Maria del Popolo3.
5A seguito dello scavo che nel 1994 ha permesso il recupero integrale di una tomba della seconda metà del IV sec. a.C. nelle adiacenze della stessa chiesa4, è stata rinvenuta una canaletta preesistente alla sepoltura e, più a valle, una fossa circolare e una serie di fossette e piccoli canali larghi una decina di centimetri, che seguono la pendenza del banco di arenaria. Dallo stesso punto provengono due blocchi appena sbozzati di travertino.
6Accanto ai blocchi sono state rinvenute tegole di impasto rosso.
Decorazione architettonica
7Un frammento di tegola di gronda con motivi a meandro è stato rinvenuto nell’orto De Cesaris, presso S. Maria del Popolo5.
Suppellettili
8Nell’orto De Cesaris è stato trovato un ripostiglio votivo6 contenente un frammento di statua in terracotta; tre teste votive maschili, di cui una databile nell’ambito della prima metà del V sec. a.C. (fig. 15.1), le altre nel IV sec. a.C., probabilmente intorno alla prima metà7 (figg. 15.2-3); una testa votiva femminile con alto diadema a fascia decorato da più file di globetti, databile nell’ambito della prima metà del IV sec. a.C.8 (fig. 15.4); un frammento di testa fittile; due statuette fittili acefale; due ollette miniaturistiche; un aryballos piriforme e un’anfora9.
Fig. 15.1

Anagni, orto dei Cesari. Teste votive (da Onorati 1993). Teste maschili
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Fig. 15.2

Anagni, orto dei Cesari. Teste votive (da Onorati 1993). Teste maschili
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Fig. 15.3

Anagni, orto dei Cesari. Teste votive (da Onorati 1993). Teste maschili
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Fig. 15.4

Anagni, orto dei Cesari. Teste votive (da Onorati 1993). Testa femminile con diadema a globetti.
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9Alcuni materiali provenienti dagli strati superficiali dello scavo della tomba nella proprietà Ciccotti sono stati riferiti a un contesto votivo: si tratta di un frammento di testa fittile con alto diadema a globetti, databile nella prima metà del IV sec. a.C. (fig. 14.1); una statuetta fittile di bovino (fig. 14.2); alcuni vasetti miniaturistici a vernice nera10 (figg. 14.3-4). Dagli strati superficiali provengono, inoltre, numerosi materiali databili nella media e tarda età repubblicana (tra cui frammenti di piattelli di Genucilia, un fondo di vaso della produzione di Gnathia, ceramica a vernice nera, tra cui alcune coppe con bollo dell’atelier des petites estampilles, ceramica di argilla depurata con decorazione a fasce. È stata, inoltre, segnalata la presenza di alcuni frammenti di bucchero nero).
Fig. 14.1

Anagni. Scavo nelle adiacenze di Santa Maria del Popolo (da Gatti 1997). Frammento di testa fittile femminile con diadema a globetti. 2. Bovino fittile (Scala 1:2).
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Fig. 14.2

Anagni. Scavo nelle adiacenze di Santa Maria del Popolo (da Gatti 1997). Bovino fittile (Scala 1:2).
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Fig. 14.3

Anagni. Scavo nelle adiacenze di Santa Maria del Popolo (da Gatti 1997). Vasi miniaturistici a vernice nera (Scala 1:2).
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Fig. 14.4

Anagni. Scavo nelle adiacenze di Santa Maria del Popolo (da Gatti 1997). Vasi miniaturistici a vernice nera (Scala 1:2).
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10Nei livelli immediatamente precedenti alla sepoltura, e da questa tagliati, c’erano frammenti ceramici databili al IV sec. a.C. e materiali più antichi, riferibili anche a tipi etrusco-laziali di VI e V sec. a.C. (frammenti di piattelli di Genucilia, scodelle e coppe a vernice nera, frammenti di vasi con decorazione sovradipinta, ciotolecoperchio, bacili e olle di impasto). Anche il riempimento della fossa conteneva frammenti fittili di impasto e di vernice nera e al fianco della fossa è stato individuato uno strato, generato con lo scavo della fossa stessa, con materiale medio-repubblicano.
11Da una sorta di canaletta tagliata dalla fossa vengono frammenti di impasto e di bucchero grigio databili in epoca almeno tardo-arcaica. Da altre canalizzazioni più a valle provengono altri frammenti di impasto; di ceramica attica e di bucchero nero. Accanto ai blocchi di travertino sopra menzionati è stata trovata altra ceramica, fra cui frammenti di grandi vasi di impasto11.
Bibliographie
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Bouma 1996: J.W. Bouma, Religio votiva: the archaeology of Latial votive religion, Oxford 1996.
Comella 1981: A. Comella, «Tipologia e diffusione dei complessi votivi in epoca medio e tardo-repubblicana», MEFRA, 93, 1981, 717-803.
10.3406/mefr.1981.1297 :Gatti 1997: S. Gatti, «Contributo per la conoscenza dello sviluppo urbano di Anagnia», in G. Nardi, M. Pandolfini (a cura di), Etrusca et Italica. Scritti in onore di Massimo Pallottino, II, Pisa 1997, 345-370.
Mazzolani 1969: M. Mazzolani, Anagnia (Forma Italiane, Regio I, 6), Roma 1969.
Onorati 1993: M.T. Onorati, «Terrecotte votive», in S. Gatti (a cura di), Dives Anagnia. Archeologia nella valle del Sacco. Catalogo della Mostra, Roma 1993, 113-118.
Notes de bas de page
1 Mazzolani 1969, 86; Onorati 1993, 113-115.
2 Gatti 1997, 345-370.
3 Mazzolani 1969, 88, n. 59.
4 Gatti 1997, 345-370.
5 Mazzolani 1969, 86, n. 58, nt. 3, figg. 105-110; Bouma 1996, 11, 6b con ulteriore bibliografia.
6 Mazzolani 1969, 86, n. 58, nt. 3; Bouma 1996, 11, 6b con ulteriore bibliografia.
7 Mazzolani 1969, 86; Onorati 1993, 113-115, nn. 10.1-10.3.
8 Mazzolani 1969, 86; Comella 1981, 781-782; Onorati 1993, 115, n. 10.4.
9 Mazzolani 1969, 88, nt. 1.
10 Gatti 1997, 368-369.
11 Gatti 1997, 360-367.
Auteur
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