Segni dell’esclusione
Patrimoni, lusso, diseguaglianza crescente
Con il tramonto del secolo xx, il conflitto delle classi si traduce sempre meno in pressioni rivendicative, dinamica salariale, mobilità sociale. La diseguaglianza assume nuove forme. Vengono erette nuove barriere; non solo quelle contrastanti le migrazioni, ma ancor prima quelle riguardanti i rapporti economici e sociali, l’accesso alla politica, all’istruzione superiore, e alla vita nelle metropoli, dove si ridisegnano interi quartieri, si accentrano patrimoni immobiliari ultralussuosi, e l’...
Éditeur : Accademia University Press
Lieu d’édition : Torino
Publication sur OpenEdition Books : 28 juillet 2016
ISBN numérique : 978-88-99200-80-0
DOI : 10.4000/books.aaccademia.1349
Collection : BHM. La Biblioteca di «Historia Magistra» | 2
Année d’édition : 2016
ISBN (Édition imprimée) : 978-88-99200-78-7
Nombre de pages : 80
Con il tramonto del secolo xx, il conflitto delle classi si traduce sempre meno in pressioni rivendicative, dinamica salariale, mobilità sociale. La diseguaglianza assume nuove forme. Vengono erette nuove barriere; non solo quelle contrastanti le migrazioni, ma ancor prima quelle riguardanti i rapporti economici e sociali, l’accesso alla politica, all’istruzione superiore, e alla vita nelle metropoli, dove si ridisegnano interi quartieri, si accentrano patrimoni immobiliari ultralussuosi, e l’estrema ricchezza è scarsamente utilizzata in investimenti produttivi. Nei processi escludenti si mostrano determinanti anche quelli concernenti i beni d’alto pregio, come era accaduto nei secoli della modernità preindustriale. I nuovi messaggi riguardanti il lusso si configurano sempre meno come stimolo di un consumismo diffuso. In quell’apparente continuum dove durante i decenni postbellici si disponeva la varietà dei segni ma si stemperavano le differenze, vediamo ora aprirsi una mutazione anche semiotica, nella quale però una nuova discontinuità fra la “superclasse” e la maggioranza esclusa non è solo indicata, ma in certo modo fondata e costituita.
Sociologo (ha insegnato a lungo all’Università di Torino), ha coltivato diverse altre discipline (antropologia, economia politica, filosofia, storia). Ha partecipato a ricerche e attività seminariali in varie sedi, fra cui la New School for Social Research (New York), la Freie Univesität (Berlin), il Center for European Studies (Harvard). È autore di numerose opere; tra le più recenti: L’azione in un’era di incertezza (Rosenberg& Sellier, 2000), Il trionfo dell’élite manageriale (Bollati Boringhieri, 2004), Democrazia e vertigine finanziaria (Bollati Boringhieri, 2006), Lusso e potere (Bruno Mondadori, 2008), I paradossi della società competitiva (Mimesis, 2008), Narrare le grandi crisi (Mimesis, 2014).
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