Cronologia dell’anno 1956
p. 281-284
Texte intégral
1° gennaio: il Sudan è riconosciuto come Stato sovrano dai governi britannico ed egiziano. Dal 1899 il Sudan Anglo-Egiziano era stato sotto il dominio congiunto di Regno Unito e del Regno d’Egitto.
31 gennaio - 8 febbraio: X Congresso del Partito Socialista Democratico Italiano (Milano).
2 febbraio: Danilo Dolci è arrestato a Partinico (Palermo) per avere organizzato uno “sciopero alla rovescia”, conducendo un gruppo di braccianti a lavorare in una strada abbandonata all’incuria. Al processo testimonieranno in suo favore Norberto Bobbio, Aldo Capitini, Renato Guttuso, Lucio Lombardo Radice, Carlo Levi, Jean Paul Sartre, Elio Vittorini, Cesare Zavattini. Difeso da Piero Calamandrei, sarà condannato a cinquanta giorni di carcere.
14 - 25 febbraio: si svolge a Mosca il XX Congresso del Pcus cui partecipano 1436 delegati e invitati di 55 partiti comunisti e operai. Il Segretario generale Nikita Chruščëv rilancia la strategia della coesistenza pacifica e riconosce la molteplicità delle vie al socialismo. Il 25 febbraio, a lavori congressuali conclusi, Chruščëv presenta il suo “rapporto segreto” nel quale denuncia il “culto della personalità” di Stalin. Il rapporto segreto, trapelato in Occidente nelle settimane successive, provoca aspettative di rinnovamento politico e sociale nelle democrazie popolari.
2 marzo: il Marocco ottiene formalmente l’indipendenza dalla Francia, dopo quarantaquattro anni di protettorato, sancito il 30 marzo 1912 con il trattato di Fes.
4 marzo: Tbilisi (Georgia), una manifestazione di protesta è duramente repressa dall’esercito sovietico.
20 marzo: la Tunisia firma l’indipendenza dalla Francia, dopo settantacinque anni di protettorato, sancito con gli accordi del Bardo il 12 maggio 1881.
Marzo - aprile: si registrano forti pressioni popolari in Polonia per la riabilitazione di Wladyslaw Gomułka, dirigente del Partito operaio unificato polacco, epurato nel 1949 e rilasciato nel ’54 dopo tre anni di confino, e per un rinnovamento del gruppo dirigente del Partito.
17 aprile: è sciolto il Cominform (Ufficio di Informazione dei Partiti Comunisti); nei partiti comunisti europei si accentua l’orientamento alle “vie nazionali”.
23 aprile: seduta inaugurale della Corte costituzionale italiana.
27 maggio: elezioni amministrative in Italia (comunali e provinciali). La Dc si conferma il partito di maggioranza relativa (38,9 %), Pci e Psi assieme ottengono il 35,2%.
Maggio: Mao Zedong, leader del Partito comunista cinese, avvia la campagna dei “cento fiori”, con la quale promuove l’integrazione degli intellettuali nella costruzione del socialismo.
Maggio-giugno: la rivista «Nuovi Argomenti» pubblica le risposte di vari intellettuali e dirigenti politici, tra cui Palmiro Togliatti, a Nove domande sullo stalinismo.
28 giugno: a Poznań (Polonia), gli operai della fabbrica meccanica “Zispo”, dopo un’infruttuosa trattativa su aumenti salariali e riduzioni dei ritmi di lavoro, proclamano lo sciopero, avviando manifestazioni di protesta che la polizia reprime, provocando diversi morti e centinaia i feriti.
26 luglio: il Presidente egiziano Nàsser comunica la nazionalizzazione della Compagnia del Canale di Suez, volta a finanziare la costruzione della diga di Assuan.
8 agosto: Marcinelle (Belgio); in seguito ad un vasto incendio che divampa all’interno di una miniera di carbone di Bois du Cazier, muoiono 136 minatori italiani. Oltre ad essi, perdono la vita 95 belgi, 8 polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 5 francesi, 3 ungheresi, un inglese, un olandese, un russo e un ucraino, per un totale di 262 lavoratori.
25 agosto: Pralognan-la-Vanoise (Savoia); incontro tra i leader del Partito Socialista Italiano, Pietro Nenni, e del Partito Socialista Democratico Italiano, Giuseppe Saragat, per discutere il riavvicinamento e la possibile riunificazione dei due partiti politici.
14-18 ottobre: VI Congresso della Democrazia cristiana (Trento).
21 ottobre: Władysław Gomułka è nominato segretario del Partito Operaio Unificato Polacco, succedendo a Edward Ochab.
21- 24 ottobre: in colloqui segreti franco-israeliani a Sèvres (Francia); hanno luogo colloqui segreti franco-israeliani durante i quali è programmato l’attacco israeliano all’Egitto per il giorno 29, un successivo ultimatum ad Egitto ed Israele per il termine delle ostilità e l’intervento anglo francese nella zona del Canale.
22-25 ottobre: Budapest; in un’assemblea al Politecnico è formulato un programma in dieci punti, poi aumentati a sedici, nel quale si chiede, tra l’altro, un governo diretto da Imre Nagy, dirigente del Partito dei Lavoratori Ungheresi già espulso e da poco riammesso nel Partito, un rapporto paritario con l’Urss, le dimissioni del Segretario del Partito Ernő Gerő e la condanna del precedente leader Mátyás Rákosi, la libertà di stampa e una “autentica democrazia”. Il giorno seguente le manifestazioni di piazza si trasformano in una insurrezione antisovietica, dando vita ai primi scontri armati. Il 24, su richiesta dei dirigenti ungheresi intervengono le truppe sovietiche, di stanza in Ungheria secondo il Patto di Varsavia. Gerö è sostituito come segretario del Partito da Janos Kádár, già vittima delle persecuzioni di Rákosi, mentre si insedia il governo Nagy che avvia trattative con i sovietici.
28 ottobre: Polonia; viene scarcerato il cardinale primate di Polonia, Stefan Wyszyński.
29 ottobre: pubblicata dall’Ansa la Lettera dei 101 intellettuali comunisti, con la quale si disapprova la violazione del principio d’autonomia degli Stati socialisti e si critica il Pci per aver appoggiato la repressione della rivolta ungherese. Tra i firmatari, Alberto Asor Rosa, Luciano Cafagna, Giorgio Candeloro, Alberto Caracciolo, Lucio Colletti, Vezio Crisafulli, Renzo De Felice, Carlo Muscetta, Natalino Sapegno, Paolo Spriano, Mario Tronti.
Ha inizio arabo-israeliana; Israele invade la penisola del Sinai e avanza verso Suez. Il giorno dopo, come previsto, Francia e Gran Bretagna chiedono lo sblocco del Canale e lanciano un ultimatum a Israele ed Egitto per la fine delle ostilità. Il 31 dinanzi al rifiuto di Nàsser di accettare l’ultimatum, le forze franco-britanniche bombardano le basi militari egiziane.
1° novembre: Budapest; il governo Nagy decreta l’uscita dell’Ungheria dal Patto di Varsavia e chiede all’Onu di porre all’ordine del giorno la questione della neutralità del paese.
4 novembre: Ungheria; l’Armata Rossa occupa Budapest, reprimendo l’insurrezione ungherese.
6 novembre: Francia e Inghilterra accettano la cessazione delle ostilità e il ritiro delle truppe dalla zona del Canale di Suez, sostituite dalle forze Onu, a causa della pressione statunitense e della minaccia di ritorsioni da parte dell’Unione Sovietica.
Dwight D. Eisenhower è eletto per la seconda volta Presidente degli Stati Uniti battendo il candidato democratico Adlai E. Stevenson.
24-26 novembre: V Congresso del Movimento Sociale Italiano (Milano); la fazione guidata da Pino Rauti lascia il partito e fonda il Centro Studi Ordine Nuovo.
2 dicembre: Cuba; Fidel Castro approda sull’isola con la piccola imbarcazione, il Granma, insieme ad altri rivoluzionari dando inizio alla guerriglia contro il presidente Fulgencio Batista.
8-14 dicembre: Italia; VIII Congresso del Pci (Roma). Palmiro Togliatti, confermato Segretario, rilancia la “via italiana” come via democratica al socialismo.
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